Pai sul Garda
Bellissimo paese addormentato e sconosciuto:
Pai di Torri del Benaco, sul lago di Garda
© Ralf Geryk 2014
Last Update: 28.06.2017

Curiositá

La barùsola

La "barusola" , una specie di slitta, trainata dal "musso" (mulo o asino), che s'avviava sulle ripidissime mulattiere a selciato largo e che veniva unta, alla base, con la morchia dell'olio, onde renderla più sdrucciolevole. Veniva usata come mezzo di trasporto come ad esempio per le olive, della legna, del fieno, delle castagne, del letame e altri prodotti. Le varie parti dovevano avere le caratteristiche piú adatte al percorso della slitta sul selciato e venivano realizzate utilizzando diversi tipi di legno. Le sgarbasse , i due pattini della slitta, erano in legno di Carpino, molto duro, resistente all'attrito e agli urti sul selciato. Le smèsole (mèsole), tre pezzi di legno arcuati che uniscono trasversalmente i pattini e gli ombèi (lombèi), due bastoni uniti longitudinalmente alle smèsole, erano di Quercia o di Frassino, legni elastici adatti a sopportare il peso del carico ed i sobbalzi. Le caùce , pioli che fissani le tre smèsole ai pattini, erano in legno di Quercia o di Corniolo (Cornus mas), per resistere alle scosse e ai sobbalzi sul selciato. Il silét , lungo ceppo in legno di Quercia con due ferri infissi alle estremità, collegava le parti anteriori dei pattini consentendo lo snodo. Le stanghéte , in legno elastico di Quercia o di Frassino, costituivano le due sottili stanghe della slitta alle quali era legato l'animale per il traino. Il trangolét (sanchéta), pezzo di legno molto arcuato che unisce le stanghe al silét , era solitamente di Bagolaro (Celtis australia) per la sua flessibilità; per fargli assumere la piegatura richiesta veniva riscaldato, curvato, legato e tenuto in forma ad essicare. L'insieme di silét, trangolét e stanghete costituiveno la timonàra (timonèra), il timone della slitta. La “barùsola” venne anche chiamata “barèsola” o “caréta” . (Redazione: Ralf Geryk)